ART BLAKEY & THE JAZZ MESSENGERS “A Night in Tunisia”

Art Blakey & The Jazz Messengers – A Night in Tunisia – Blue Note B005K0DIJU 1958

di Fabrizio Ciccarelli –

Senza dubbio Art Blakey è stata una figura fondamentale del Jazz tra gli anni 50 e 70. Batterista di riferimento per molti, fu uno dei primi che si batté per realizzare album dal vivo, lontani dall’asettica aria degli studi di registrazione, come s’intuisce da questo A Night in Tunisia, performance esplosiva e memorabile nella quale i solisti (e che solisti!) raggiunsero temperature incandescenti e mai scesero da quel livello per tutti i brani.  

Da grandissimo e lungimirante talent scout fu in grado di riunire attorno a sé  veri fenomeni del tempo: Lee Morgan alla tromba, Wayne Shorter al sax tenore, Bobby Timmons al piano e Jymie Merritt al contrabbasso. Interpreti leggendari dei rispettivi strumenti che fin dal primo momento partono in quarta trascinati da un Blakey sontuoso maestro dell’Afro, incontrollabile entusiasta maestro di swing, torrenziale negli stacchi in controtempo e in rapidissime alternanze tra campana e bordo dei piatti, di frustate di hi-hat, rullate di formidabile potenza estese ai tom in alternanza con la cassa per un effetto finale da squasso elastico che nel tempo ha conosciuto pochissimi paragoni.

Naturalmente la sensibilità batteristica di Blakey non si fermava al solo incendiario ma si protraeva con garbo nell’accompagnamento soft delle ballads anche se il suo cuore batteva soprattutto per triturare il Bop in tempi rapidissimi e travolgenti, come si evince nei suoi soli infuocati e deflagranti. Le scorribande instancabili per la verve istantanea di protagonisti della futura scena blue quali Lee Morgan e Wayne Shorter, figurazioni d’assieme già ampiamente rodate in blend storiche come Moanin’ (1958), Africaine (1959) e The Big Beat (1960).

Dall’esaltante detonazione di Night in Tunisia al morbido Bop di Sincerely Diana (e si sente quello Shorter gran compositore quasi al meglio delle sue potenzialità espressive) a So Tired del miglior Bobby Timmons, dalle due anime di Morgan (la ballad Yama scritta in punta di cesello ed il fremere scintillante e raffinato di Kozo’s Waltz) allo standard When Your Lover Has Gone, un modello per chi ama la clarté espressiva e l’immaginazione divagante delle jam session notturne in club Whiskey & Camel senza filtro.

Notevoli riconoscimenti non gli sono stati certamente negati dalla comunità batteristica anche se al di fuori della quale però continua a essere sottostimato ed anche relativamente poco conosciuto sia come musicista che come scopritore di talenti: errore macroscopico! Jazz!

Tracce in Art Blakey & The Jazz Messengers – A Night in Tunisia

 1 “A Night in Tunisia” (D. Gillespie, F. Paparelli) – 11:11

2 “Sincerely Diana” (Wayne Shorter) – 6:47

3 “So Tired” (Bobby Timmons) – 6:36

4 “Yama” (Lee Morgan) – 6:20

5 “Kozo’s Waltz” (Lee Morgan) – 6:45

6 “When Your Lover Has Gone” (Einar Aaron Swan) – 6:46

Musicisti in Art Blakey & The Jazz Messengers – A Night in Tunisia

Art Blakey – batteria

Lee Morgan – tromba

Wayne Shorter – sax tenore

Bobby Timmons – piano

Jymie Merritt – contrabbasso

Aggiungi ai preferiti : permalink.

Lascia un commento