“Tracce di jazz in canzoni d’autore”

Quinta edizione di “Musica al Parco” in questa stagione estiva 2015 di musica jazz internazionale organizzata al “Teatro Carlo Gesualdo” di Avellino. L’evento d’esordio del 9 luglio nell’Arena Comunale della città registra il tutto esaurito per il concerto di Fabio Concato feat. Fabrizio Bosso. Il numeroso pubblico accorso ad assistere al prestigioso evento lascia scorgere i tratti di un’atmosfera ambientale carica di una sobria attesa per la performance live di un quanto mai collaudato connubio fra musica italiana d’autore e musica jazz. Ospiti della serata: Fabio Concato e Fabrizio Bosso in uno spontaneo ed ammiccante dualismo, fra voce e tromba. Il cantautore milanese Fabio Concato, che dagli anni ’80, ha saputo coniugare testi mai banali con strutture ritmico-armoniche dal variegato e coinvolgente respiro, propone da qualche tempo il suo vasto repertorio in compagnia del proprio gruppo e della tromba del maestro Fabrizio Bosso. Le canzoni di Concato si rinnovano attingendo nuova linfa lirica e un diverso andamento ritmico che donano loro una freschezza esecutiva dal fascino decisamente intrigante. Disincantato, brillante, ironico, Fabio Concato conduce il pubblico, brano dopo brano, in un viaggio a ritroso nel tempo, in cui racconta attraverso le sue hits più conosciute tre decenni di luminosa carriera. “E ti ricordo ancora”, “Domenica bestiale”, “M’innamoro davvero”, “Fiore di maggio” e “Oltre il giardino” (solo per citarne alcune) racchiudono la sensibilità di un artista a tutto tondo che, con l’apporto della tromba e del flicorno del fuoriclasse torinese, non intende inventarsi un ruolo da improbabile crooner, bensì delizia il pubblico aggiungendo alla sua musica una più ampia tavolozza di cangianti sfumature cromatiche.

Fabio Concato

Affiancato dalle tastiere di Ornella D’Urbano, dalle chitarre di Larry Tommassini, dal basso elettrico di Stefano Casali e dalla batteria di Gabriele Palazzi, Fabio Concato coinvolge già dalle prime battute della performance campana il pubblico che, con fare convinto e divertito, lo segue cantando le sue canzoni. Poi, quando il cantautore chiama sul palco il pianista Julian Oliver Mazzariello per rivisitare la bellissima “Gigi”, il jazz si fa largo e l’uditorio sprofonda in un religioso e rapito silenzio. L’architettura testo-musica delle canzoni di Fabio Concato si confronta con la poetica e, talvolta increspata, libertà espressiva di Fabrizio Bosso, offrendo un piacevolissimo incontro fra stili che non cede mai al prevedibile e stucchevole manierismo. Per questo, dopo due ore abbondanti di buona musica, la prima serata della manifestazione avellinese termina con una vera ovazione del pubblico per la toccante “051 / 222525 (Telefono azzurro)” e la esuberante e richiestissima “Rosalina” (quale insistito e acclamato bis di fine concerto). Una rassegna, “Musica al parco” organizzata dal presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano e dal suo alter ego Luciano Moscati (presidente dell’Associazione “I Senza Tempo” di Avellino) che, con la loro perseveranza progettuale e la personale competenza nella programmazione degli appuntamenti, offrono un ventaglio di incontri culturali e musicali che danno lustro e visibilità internazionale alla viva ed elegante città irpina.

F. Concato, F. Bosso, J.O. Mazzariello

Fabio Concato, Fabrizio Bosso

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